Itunes, il multimedia player di Snow Leopard

 

Il motivo di queste poche righe, che non vogliono esser assolutamente un manuale, si può riassumere in poche parole: “Non è così difficile come lo si pensa!”.
Infatti, nell’accezzione tipica di chi non lo conosce a fondo, Itunes viene dipinto come qualcosa di inaccessibile, illogico e fuori dalla portata di chi usa Voiceover.
In verità, le cose non stanno proprio così, infatti si tratta solamente di intendere alcune situazioni che risultano fondamentali per l’uso di questo software.

Per la corretta comprensione di questo piccolo documento, comunque, bisogna dare per assimilati alcuni concetti legati al sistema, quali: movimento tra files e cartelle, lo “sfoglia” attraverso applicativi già aperti ed, in generale, la conoscenza del file system.
Questo va sottolineato per non creare confusione od equivoci durante la consultazione di queste pagine.

1 – Logica di Itunes (le differenze rispetto al mondo Windows).
Itunes nasce come un vero e proprio ambiente e, infatti, definirlo semplicemente un “player” risulta, a mio aviso, assolutamente riduttivo; questo giocattolone, infatti, oltre a riprodurre musica e filmati, può diventare un negozio virtuale, un gestore di podcast ed uno strumento fondamentale per la gestione di eventuali devices come tutta la serie Ipod od iPhone, giusto per citare a braccio alcune cose.
In questo piccolo documento, però, ci occuperemo, sopratutto, di come organizzare la nostra musica in maniera tutt’altro che traumatica.

2 – la schermata principale.
eccoci subito a trattare la prima cosa che ci si trova davanti all’apertura di questo programma, la schermata principale.
Come oggetto da conoscere immediatamente, bisogna prendere confidenza con l’albero delle risorse il quale, come si potrà evincere immediatamente, si sviluppa verticalmente e, per nostra pratica, sarà meglio iniziare a navigarlo attraverso l’uso delle frecce verticali.
Ognuno di noi potrà, atttraverso il settaggio delle preferenze, decidere cosa gestire come contenuti, in base a questo il numero di elementi nella tabella sorgenti, potrà variare mantenendo, però, alcune costanti come, ad esempio, la voce musica. (voiceover vocalizzerà, per la precisione: “musica, playlist, libreria)
Dopo aver preso confidenza, attraverso l’uso delle frecce verticali, con i sorgenti in Itunes, è cosa buona pensare subito a come settare la visualizzazione migliore… i più temerari potranno provare a muoversi senza particolari attenzioni, mentre chi vuole il prodotto il più usabile possibile, senza impazzire, dovrà seguire le indicazioni sotto riportate:

a) settare la visualizzazione ad elenco (command + option + 3).
b) attivare le opzioni vista (command + j).

la prima opzione permetterà di evitare la visualizzazione a griglia, sempre abbastanza intricata da gestire con Voiceover, mentre la seconda opzione ci permetterà di avere un ulteriore ordinamento per autore, titolo, album ecc…
Nello specifico, analizzeremo in seguito questo tipo di opzione.

A questo punto, possiamo avventurarci per la prima volta, all’interno della nostra libreria di brani…

2.1 – navigare la tabella dei brani.
A questo punto, possiamo iniziare a navigare la tabella dei brani e, per semplicità, lo faremo spostandoci con la combinazione di tasti: vo + freccia a destra; durante questo percorso incontreremo alcuni elementi come, ad esempio:
un separatore verticale (verticale splitter), una voce “playlist, un altro separatore verticale (verticale splitter) e, finalmente, la tabella dei brani.
La gestione di questo oggetto può esser effettuata in due modi:

– scorrendo, verticalmente, le righe della tabella.
– interagendo, prima, per muoversi, poi, per riga o per colonna (vo più frecce direzionali).

Il metodo più semplice, il primo, ci consente di scorrere la lista dei brani e di dare il “play” per ascoltare mentre, con l’interazione, ci vengono messe a disposizione situazioni ben più avanzate che, però, vedremo in seguito.

2.2 – riproduzione, avanzamento traccia, avanzamento veloce e riavvolgimento.
Ovviamente, come per ogni player che si rispetti, anche Itunes permette di riprodurre, avanzare, riavvolgere un pezzo in riproduzione; riassumeremo in poche riche, questa serie di comandi per agevolare chi sta leggendo questo tutorial.

– play/pausa: barra spaziatrice;
– brano successivo: freccia a destra;
– brano precedente: freccia a sinistra;
– avanzamento veloce, nel brano in riproduzione: command + option + freccia destra;
– riavvolgimento veloce nel brano in riproduzione: command + option + freccia sinistra;

un aspetto che si vuole sottolineare, per gli amanti della gestione del suono, è l’equalizzatore totalmente gestibile che ci mette a disposizione, oltre a tutti gli slider delle singole bande, anche una ricca serie di “preset”, un preamplificatore per esaltare il suono tutto e, ovviamente, la possibilità di accenderlo o spegnerlo.
se vogliamo attivare la finestra di equalizzazione sarà sufficente usare la combinazione di tasti: command + option + 2.
la finestra, molto semplice da gestire, può esser navigata sia col tabulatore (tab) che con i tasti vo classici (vo + frecce orrizzontali).

3 – Gestione delle tracce ed approccio alle paylist.
Veniamo ora, a trattare un aspetto, ovviamente, fondamentale per la gestione di Itunes; questo tipo di situazione si sgancia, totalmente, dalla tipica concezione in abiente Windows dove, per la maggior parte dei casi, la gestione delle tracce è legata al “nome file”.
Con Itunes diventa fondamentale avere, per ogni traccia, la corretta compilazione dei tags legati alle tracce e, di conseguenza, dovremo appurare, a priori, che questa condizione sia rispettata.
In Itunes si parlerà di “libreria”, per identificare il contenitore principale della nostra musica, e di “importazione nella libreria” per quel che ricguarda il caricamento delle tracce nel nostro media plaer.

3.1 – importare cartelle o singoli brani.
Per riempire la nostra libreria con la nostra musica preferita, dovremo andare a pescare, nei nostri supporti, i files audio che vogliamo avere in Itunes; per fare questo, onde evitare di fare confusione, andremo ad avvalerci del metodo, sì più lungo, ma, senza dubbio, più chiaro e sicuro: attraverso la barra dei menù.

– con vo + m, apriamo la barra dei menù;
– con la freccia orizzontale, andiamo a posizionarci sulla voce “archivio” ed apriamo la tendina con freccia giù;
– con le frecce verticali, scendiamo fino alla voce aggiungi alla libreria e diamo invio;

A questo punto, saremo in grado, attraverso la finestra di gestione delle risorse, di poter scegliere da dove, letteralmente, pescare le nostre tracce musicali… se non vogliamo importare in libreria interi album, magari, diventa consigliabile preparare prima le varie traccie, in una cartella apposita e da lì importarli con Itunes.
Ora, avremo i nostri brani nella tabella descritta sopra e potremo gestirli in svariati modi che proveremo ad analizare in seguito.
Nota:
navigando la barra dei menù avremo notato come per i comandi più comuni ed usuali, sia presente il tasto rapido che, vi assicuro, diventerà cosa automatica con la pratica.

3.1 – Album e playlist:
Va da se che quando la nostra libreria diventa importante, come numero di tracce, organizzare in “playlist” od album i nostri contenuti diventa fondamentale per una buona e gustosa fruizione della musica.
Ecco alcuni metodi per organizzarci al meglio.

– organizazione attraverso il campo ricerca:
– Una volta arrivati sulla tabella brani, come descritto al punto 2.1, sarà sufficente, utilizzando due volte la combinazione di tasti “shift + tab”, posizionarsi sul campo di ricerca per decidere cosa cercare; potremo digitare il nome dell’artista, ed allora nella tabella verranno visualizzati i pezzi legati a quell’artista oppure, se vogliamo, il titolo dell’album che ci interessa ascoltare e via dicendo.

– Visualizzazione in playlist:
– Quando, dalla sorgente musica, ci siamo spostati la prima volta, ricorderete, abbiamo incontrato una voce, tra due separatori verticali, chiamata playlist.
– Dando per assunto il concetto di playlist, potremo, a questo punto, interagire con questo elemento per vederci visualizzata la serie di artisti presenti nella nostra libreria.
– posizioniamoci sull’autore che vogliamo e, con tab, eccoci nella tabella dei brani che, però, conterrà soltanto le tracce relative all’autore selezionato.
– nota:
– la visualizzazione in questo oggetto, di default, intercetta gli artisti, ma, se lo vogliamo, possiamo cambiare il criterio attraverso lla barra dei menù alla voce “vista”.
per la precisione, ecco come fare e dove arrivare:

a) aprire la barra dei menù;
b) spostarsi orizzontalmente fino alla voce vista;
c) scendere con la freccia giù fino al sottomenù brouser a colonne ed entrarvi con freccia a destra;
d) scegliere la voce che interessa e dare invio per attivare o disattivare;

Attenzione alle voci di posizionamento “in alto” o “a sinistra” variare le posizioni di questo oggetto potrebbe creare confusione.

3.2 – creare playlist personalizzate.
E’ ovvio che, laddove lo si desideri, possiamo crearci delle playlist a nostro piacimento che, in seguito, potranno esser masterizzate, importate su di un device esterno, quale lettore mp3 et similia, variate o cancellate.
qui di seguito, elencheremo i modi più semplici ed usuali per affrontare questo discorso.

3.2.1 – Creare una playlist dalla selezione.
Come spiegato al punto precedente, possiamo avere la necessità di creare una sequenza di tracce, organica, che, in gergo, viene chiamata playlist; è abbastanza intuitivo come un alb um possa esser, tranquillamente, esser definito una sequenza, una playlist, ed ecco, quindi, come fare per potercela creare in pochi, pochissimi, passaggi.

– cercare, attraverso il campo ricerca, come spiegato al punto 3.1, un album che abbiamo in libreria;
– spostarsi sulla tabella brani che conterrà, a questo punto, le tracce del disco desiderato;
– interagire con la tabella;
– selezionare tutte le tracce con il comando command + a;
– con command + shift + n, creare la playlist dalla selezione;
– si apre un campo di editazione, già compilato, con il titolo del disco;
– controllarne la correttezza e confermare con invio;

A questo punto, saremo posizionati, alla fine dell’albero sorgenti, direttamente sulla nostra playlist, che potremo gestire a piacimento.

3.2.2 – Creare una playlist personalizzata.
Tra le possibilità che ci mette a disposizione Itunes, vi è, ovviamente, anche quella di crearci una sequenza (playlist) personalizzata con le tracce che gradiamo di più, dei generi che vogliamo ecc…
ecco, di seguito, il metodo più immediato per avere questo tipo di situazione a nostra disposizione.

– con command + n, creamo la nostra nuova playlist;
– siamo posizionati su di un campo di editazione, digitiamo, ad esempio, “i miei preferiti” e diamo invio;
– spostiamoci in cima alle risorse e, una volta su musica, andiamo nella tabella brani;
– intergiamo con la tabella;
– spostiamoci all’interno, per identificare la prima traccia che vogliamo mettere in playlist;
– una volta individuata, apriamo il menù contestuale con command + shift + m;
– con le frecce verticali, scendiamo fino al sottomenù “aggiungi alla playlist ed entriamoci con freccia a destra;
– con le frecce verticali, andiamo a scegliere “i miei preferiti” e diamo invio;

Procederemo via via, in questa maniera, per ogni traccia che vorremo aggiungere alla nostra playlist.

4 – Note conclusive.
Ovviamente, queste poche nozioni non sono che una minima parte di quelle che sono le potenzialità di Itunes, ma, credo, possono essere sufficienti a prendere confidenza con questo strumento, decisamente, potente e con potenzialità enormi.
Imparare a muoversi, agilmente, infati, in questo contesto basilare, renderà l’utente pratico e, sopratutto, voglioso di avventurarsi in altri ambiti come le radioweb, i podcast, gli audio libri e, non ultimo, l’apstore strumento, davvero, pieno di risorse e di situazioni interessanti.
altri aspetti, come i settaggi del programma, andranno sviscerati ed approfonditi con un tutorial a parte; a conclusione di tutto questo scritto, ci tengo a sottolineare, ancora una volta, come questo non voglia esser che una quick guide, non certo un manuale assoluto, legato, sopratutto alle esperienze personali di chi scrive che, ovviamente, non è il depositario assoluto della verità di Itunes.
Vainer Broccoli.

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