Sosteniamo il progetto di barbara in mozambico

Carissimi tutti, ecco ci giunti alla fine di un altro anno.

La nostra comunity è ormai una rete dove condividere le proprie esperienze e dove trovare informazioni utili per tutti coloro che si avvicinano ai prodotti Apple.

Tanti di voi hanno apprezzato le varie iniziative che lo staff ha promosso ed eccoci qua a proporvi una chance di partecipare in prima persona al progetto per il Mozambico tramite una donazione.

Voi sapete che noi tutti siamo appassionati all’informatica e sapete che lo scopo del nostro piccolo gruppo non è altro che promuovere l’informazione e la formazione per tutti coloro che ne hanno bisogno.

Quindi vi chiediamo di darci una mano e di partecipare in prima persona, contribuendo a questo progetto meraviglioso e concreto.

Buon Natale a tutti!

testimonianza scritta da : Barbara Zenobi,

Se devo raccontarvi il tutto, ad oggi, il primo paragone che mi viene in mente e’ quello di una guerra. Ovviamente utilizzando questo termine non voglio parlare di disastri, di distruzioni e di morti. Voglio semplicemente “rubare” questa parola per descrivervi le piccole battaglie vissute e quelle ancora da vivere per poter giungere al termine del mio/nostro progetto.

scarica i dati per un bonifico da qui:

La Prima Battaglia. Gennaio 2012 – Luglio 2012.

Ero sola con una idea, quella di tornare in Mozambico per

poter avviare dei corsi di informatica per i miei amici dell’istituto di ciechi. Sono scesa in campo, ho iniziato a guardarmi intorno cercando stimoli e forze. Non e’ stato semplice vagare, diverse porte trovate chiuse, ma fortunatamente anche tante porte trovate aperte con persone sensibili e orgogliose dell’idea, pronte ad offrirmi il loro appoggio e il loro sostegno. Nel giro di poco, grazie a forze umane, ma non solo, questa idea ha iniziato a prendere piede, tanti piccoli tasselli hanno iniziato ad incastrarsi alla perfezione, riuscendo a trasformare l’idea iniziale in un progetto concreto.

La Seconda battaglia. Luglio 2012 – Novembre 2012

Dopo l’alleanza, l’unione e la collaborazione di tante menti, anime e cuori, il progetto ha preso il volo, nel vero senso della parola. Sono partita, carica di computer, iPad, tastiere e ovviamente il necessario per la mia permanenza di un anno. Due belle valigie imbarcate e uno zaino come bagaglio a mano super stra carico. La fortuna e’ stata con me, nessun problema con le valigie e soprattutto con il trasporto di tutto questo materiale informatico. Arrivata sana e salva a destinazione, si e’ iniziato ad organizzare il tutto per l’avvio dei corsi di informatica, con la scelta della sala, con la lista degli studenti e con l’acquisto del materiale mancante.

Tutto pronto per iniziare i corsi con due Mac mini e sei iPad. Come da programma predefinito, s’e’ iniziato con la conoscenza della tastiera, apprendere la posizione base di scrittura per sapere dove incontrare tutte le lettere. In ogni aula erano previsti circa otto studenti, dalla 5a classe alla 12a classe, inclusa riabilitazione, totale di 60 ragazzi circa con una lezione a settimana.

Le lezioni, il più’ delle volte gestite insieme al professor Joel, con tutta sincerità’ sono state abbastanza impegnative, il tutto per me era e continua ad essere una novità’, una piccola e nuova montagna da scoprire e da scalare piano piano, ma l’entusiasmo, la voglia di apprendere e di conoscere incontrata nella maggior parte dei ragazzi, era un aiuto per non abbattersi, ma cercare di andare avanti al meglio, sapendo anche che dall’Italia avrei ricevuto da parte di persone super qualificate dello staff di Universal Access e non solo, assistenza per qualsiasi difficoltà’ o incertezza incontrata.

Qualche studente, come e’ normale che possa accadere, s’e’ perso nel cammino per pigrizia o per mancanza di interesse, ma ad oggi la maggior parte di questi studenti riesce a scrivere parole, frasi, cancellare e interagire con la lettura del testo. I due alunni della 12a classe, Sitoi e Leonardo, avendo avuto più’ lezioni a disposizione, dato che questo anno e’ l’ultimo per loro, riescono ad essere autonomi nell’accensione, nella procura del programma, nella gestione del testo e nello spegnimento del computer.

La Terza battaglia. Novembre 2012 – Gennaio 2013

Questo periodo, considerate le vacanze estive degli studenti, non puo’ essere considerata come una battaglia, ma piu’ che altro come “riposo” e come “carica” per la battaglia successiva: il rientro dei ragazzi e la ripresa dei corsi che avverra’ a circa meta’ gennaio.

Di seguito troverete delle testimonianze scritte direttamente dai ragazzi al computer. Anche se il portoghese non tutti lo conoscono, vi prego di non fermarvi ai piccoli errori di digitazione che possano esserci, e’ un lavoro nato e prodotto direttamente da loro dopo neanche 3 mesi di corso, e vi assicuro, che e’ solamente soddisfazione.

1.Minha autografia – Armando Fenias Nguwenha

Nel tempo libero mi piace divertirmi con musica, e a volte mi piace leggere in inglese, devo imparare a dominare la lingua visto che vorrei che fosse il mio futuro. Il libro che mi piace di più’ leggere e’ il libro divino, già potete indovinare di che si tratta, e’ esattamente questo: la Bibbia. E’ solo per grazia di Dio che oggi vivo, riesco a studiare, dimenticando tutte le difficoltà che ho passato nell’infanzia, quando non avevo la speranza di poter studiare.

2.Autobiografia Leonardo Daniel Jorge

Qui ho scoperto la mia vocazione, lavorare nell’area di scienze giuridiche. Il mio sogno e’ di essere avvocato, per aiutare chi soffre per l’ingiustizia e insegnare le buone pratiche sociali alla società.

3.Autografia Sitoi Cezar Bira

Sono molto ispirato e mi fa molto piacere scrivere, ho intenzione di pubblicare un libro utile all’umanita, perché le conoscenze che ho sono speciali e saranno utili per la nuova generazione. Il mio maggiore sogno e’ di salvare le persone. Un altro sogno e’ di conoscere e condividere coi popoli di altri continenti, così diventerò un perfetto uomo con le conoscenze del mondo. Mi piacerebbe fare l’università’ per aiutare in maniera migliore chi ne ha bisogno.

4.Autografia Elton Vadinho Alexandre Saizane

Sono nato con problemi di vista, dovuti a cause sconosciute. Mia madre non riuscì a dirmi perchè i miei occhi non si aprivano. Chiedeva al medico e il medico rispondeva che probabilmente io stavo dormendo. Mia madre sempre continuava ad insistere e il medico disse che avevo problemi di vista. Con questo problema fui ricoverato in ospedale per due settimane, facendo controlli per la vista. La situazione era complicata, il medico mi mandò all’ospedale di Chicugue. Arrivando all’ospedale ricevetti visite specialistiche, ma niente riuscì a risolvere la situazione. Confermando il mio stato di cecità, il medico, cominciò a consigliare mia madre, dicendole che non doveva smettere di starmi vicino.

scarica le testimonianze in originale da qui :

Questa mia guerra cesserà quando giungerà la data finale del progetto

, ovvero luglio 2013. Ma spero che il tutto continui anche con la mia “uscita di scena”. La speranza è che questo progetto riesca a sopravvivere in futuro, e solo una collaborazione-formazione di personale locale lo potrà permettere.

Sono battaglie fatte per tentare di garantire a tutti, nel limite del possibile, gli stessi diritti e gli stessi doveri. Nel mondo ce ne sono tante con lo stesso scopo, non smettiamo e non stanchiamoci di combatterle, chi in prima linea, chi in seconda…terza, ecc….. ogni persona puo’ scegliere il proprio posto.

E visto che siamo prossimi, un augurio per un sereno e felice natale. Barbara e l’Istituto “Idv” di Beira

Progetto Sostenuto da:

ASSOCIAZIONE BANCA DEL GRATUITO –

.ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ONLUS In collaborazione con:

.Sala della pace – Caritas diocesana Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola; Parrocchia Gran Madre di Dio Fano;

.Parrocchia Santa Famiglia Fano;

.Cooperativa Mondo Solidale;

.Universal Access;

.I PADRI DELLA CONGREGAZIONE DEL SACRO CUORE DI GESU’ E DI MARIA DELL’ISTITUTO “IDV” DI CIECHI DI BEIRA – MOZAMBICO

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